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Porto Sant’Elpidio, In un anno nulla è cambiato.

L’angolo scoperto è rimasto un anno in silenzio. Avevamo bisogno di staccare, prendere fiato e farci una vacanza. Sicuri che il giorno in cui saremmo tornati, ce ne sarebbero state di cose da dire. Peccato che tutto questo non è accaduto, ovvero cose di cui parlare ci sono, ma restano le stesse di un anno fa. Le stesse identiche di cinque anni fa. Piazza Garibaldi è ancora un miraggio, almeno il natale scorso, non quello appena passato, ma l’antecedente ancora, un timido tentativo era stato fatto. L’amministrazione aveva spostato dei vasi, chiudendo il passaggio alle macchine e rendendo l’area totalmente calpestabile. Era un passo in avanti consequenziale a quello che aveva mosso Daniele Scotucci, quando prima di essere preso e buttato fuori dalla giunta, da assessore ai lavori pubblici (carica oggi ricoperta da Peppino Buono) aveva ridato un minimo di decenza al sito dove una volta sorgeva il comune vecchio. Costruzione deturpata dall’allora sindaco Andrenacci, che di nascosto e soppiatto chiamò le ruspe e buttò giù tutto. Peccato che l’esperimento dell’area pedonale, sia stata portata via dalla befana. Motivo? Traffico troppo concentrato sulla statale, commercianti del centro furiosi perché esclusi dal movimento cittadino. Insomma una bella idea trasformata in flop. I vasi sono tornati al loro posto, il traffico ha ricominciato a circolare e tutta Porto Sant’Elpidio è tornata al momento zero. Ovvero al nulla.

La viabilità di Piazza Garibaldi sotto il periodo natalizio 2013

La viabilità di Piazza Garibaldi sotto il periodo natalizio 2013

Se la piazza non si muove, la FIM almeno avrà ripreso a camminare. Questo ci dicevamo, mentre aspettavamo di capire cosa stava mutando in nostra assenza in città. Invece no, l’unico movimento tentato e fallito sull’area ex FIM è stata la festa di Halloween promossa dall’assessore Milena Sebastiani. Un vero flop, il che non è motivo di gioia per nessuno. Il fatto che a Porto Sant’Elpidio qualsiasi attività proposta, finisca col fallire bisognerebbe far riflettere e non far godere gli antagonisti dell’amministrazione corrente. Anche perché l’opposizione che fine ha fatto? Stando da fuori sembra essere inesistente tutto. Si fa una guerra contro il sindaco, perché la realtà è che non c’è nulla di cui discutere da parte di chi sta dall’altra parte dei banchi. Così grazie a questo mix stupefacente, la FIM non riparte nonostante le parole nella conferenza di fine anno del sindaco, che sono risuonate come un eco per quanto vuote. Soprattutto nulla cambia nel centro di Porto Sant’Elpidio.

Uno dei tanti fantomatici progetti FIM

Uno dei tanti fantomatici progetti FIM

Alla fine però, costatato ciò ci siamo un po’ rinfrancati. Tra noi e noi ci siamo detti: “Adesso siamo onesti, è sempre stata così la situazione di piazza e FIM vorremmo mica dare la colpa a loro?”. Quindi abbiamo cercato di capire cosa avesse portato di nuovo la città. Siamo arrivati fino al punto di ritrovarci ad assistere ad una polemica, che prima di allora non aveva mai avuto vita a Porto Sant’Elpidio. Quella sulla festa patronale. Insomma quando si mangia e si beve, siamo tutti amici, quest’anno no. La visione di alcuni, i quali vedevano nella nuova gestione dell’associazione San Crispino figli e figliastri ha scatenato un pandemonio. Certo, da parte del sindaco non è stata una grandissima manovra di marketing quella di affidare la realizzazione dell’evento più sentito in città, ad una nuova realtà formata prettamente da ragazzi con la tessera del partito. Questo però ha anche offuscato gli occhi di molti, infatti se poi si fosse andati oltre questo discorso, si sarebbe fatto caso che la festa loro se la sono organizzata veramente per tutti, lavorando oltre le idee e i colori, cercando di offrire un servizio alla collettività. Purtroppo poi tutto è finito in polemica e quando quella è scemata era già l’ora di indignarsi per un altro natale.

Porto-santelpidio-Natale

Ora neanche a farlo a posta, un programma destinato a rendere Porto Sant’Elpidio la metà turistica del natale viene cancellato in quattro e quattro otto pochi giorni prima. Il capodanno in piazza diventa solo un miraggio e ciò che resta, come un anno fa sono solo le casette di legno, vuote e tristi, le quali di natalizio non hanno nemmeno l’intenzione di apparire. La città intanto va in subbuglio, l’albero di natale trasandato e tralasciato diventa motivo di rabbia e polemica. L’assessore Buono, quello che adesso sta al posto di Scotucci, fa uno scivolone enorme provando a rispondere sui social. La polemica s’infiamma e il sindaco? Il sindaco tace. L’opposizione? L’opposizione tentenna. L’unico regalo di natale che la città riceve sono i furti. Finalmente una novità a P.S.Elpidio ci siamo detti, invece è solo una brutta abitudine che di volta in volta torna. Per fortuna di tutti la befana arriva, porta via albero e polemiche. Ma non c’è nulla di nuovo in questo 2015, se per fermare la prostituzione il sindaco deve twittare al presidente del consiglio.
Siamo tornati, forse vi siamo mancati, ma sinceramente non ci siamo persi niente.


Legambiente: La leggenda della Fim

L’EVENTO

Arriva l’ennesimo capitolo sulla FIM, questa volta torna la Legambiente a parlarcene con un incontro che si terrà domani, Sabato 30 Novembre 2013, alle ore 16.30 presso la Sala Conferenze di Villa Baruchello.
Una conferenza che, essendo proprio l’ennesima sulla FIM, si chiama: “La leggenda della FIM“, questo il comunicato da parte della stessa associazione alla difesa dell’ambiente:

“La leggenda della Fim” è il tema che il circolo Legambiente propone per tornare sul luogo che, dopo tanti
anni, è ancora l’emergenza urbanistica della città.

Bonifica dall’inquinamento e progettazione del luogo sono due aspetti ben distinti, prima la bonifica, e
convergenti al fine di rispettare la peculiarità del luogo ed il suo straordinario interesse urbano ed 
ambientale.

Dopo la presentazione di Anna Maria Nobilio, presidente del circolo ed i saluti del Sindaco Nazareno
Franchellucci seguono due relazioni:

Adriano Santato “La bonifica della Fim: riscatto o sconfitta?”

Arch. Tiziana Maffei “Urbs-Civitas-Polis L’eredità culturale nella città contemporanea”.

Le conclusioni sono del presidente nazionale Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, una presenza volta a
rimarcare l’impegno di Legambiente sulla Fim che, pur con gravi ritardi, resta il più impegnativo progetto
per la città.

Con l’occasione è allestita una rassegna di “cose trovate” e documentazioni prodotte ed accumulate dal
circolo durante gli ultimi venti anni.

legambiente

LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI

“La nostra sarà un conferenza che andrà a parlare degli ultimi vent’anni della Fim – ci dice Anna Maria Nobilio, presidente del circolo – per far sì che si riesca a ridare ad essa una collocazione storica e ambientale adatta. Non andremo a trattare dei dati scientifici o del nuovo progetto della Fim, non è quello di cui vogliamo parlare. Noi, vorremmo semplicemente spiegare a tutti, soprattutto ai giovani, cosa è stata a P.S.Elpidio la realtà Fim. Faremo qualche accenno sulla bonifica, e diremo la nostra sulla valorizzazione del sito, della cattedrale che è rimasta oggi, insomma riporteremo la tematica della Fim nella sue varie sfaccettature.”

Ad illustrarci l’evento che andrà in scena domani, c’è anche Adriano Santato il quale torna sulla realtà della bonifica:

“Senza bonifica non c’è futuro per la Fim, per questo non vogliamo ripercorrere questi ultimi vent’anni per denunciare anche il sistema bonifica in Italia. Basti pensare che ad oggi esistono già due dossier sulle bonifiche nel nostro paese; la prima del 1999 che prende il nome La chimera delle bonifiche un altro invece è stato redatto nel 2005 e al suo interno c’è anche la situazione della Fim, perché pur essendo una storia locale, nel suo piccolo il modo in cui è stata trattata questa bonifica o anche semplicemente l’inquinamenti che va dal fiume Chienti a buona parte della costa di P.S.Elpidio viviamo un male come quello della terra dei fuochi, certo lì la situazione è assai più grande e grave.  Io dico sempre una cosa, la Fim è un problema, ma prima di essere ciò è una risorsa. Questo è il messaggio che vorremmo far passare”

Per chiunque fosse interessato a conoscere la leggende della Fim, l’appuntamento è per domani alle ore 16.30 presso la sala conferenze di Villa Baruchello.

Maikol Di Stefano


Scotucci: Ci comportiamo come fossimo il paese delle feste, quando abbiamo decine di veri problemi.

Dopo la riuscita di San Crispino, P.S.Elpidio si prepara a vivere un’altra serata di festa, promossa dall’assessore Milena Sebastiani e che vada a contrastare lo strapotere delle consuete mete che nella notte delle streghe convolgono migliaia di persone, ma su tale questione si è pronunciato l’ex vicesindaco Scotucci, che ha lasciato tramite FB il proprio pensiero.

L'immagine in questione dove Daniele Scotucci, con un commento ha mostrato il suo dissenso.

L’immagine in questione dove Daniele Scotucci, con un commento ha mostrato il suo dissenso.

“In città moltissimi nostri cittadini pensano che sia inevitabilmente impossibile la quadra del cerchio. Ora, tutti con in testa eminenti esponenti della nostra amministrazione si affrettano a pubblicare le foto della splendida festa del nostro patrono appena terminata. Indubbiamente è stata una manifestazione riuscita, che ha dato un po’ di ossigeno ai nostri commercianti e non solo, ma da qui a diventare il paese delle mille feste, credo che ce ne passi. Perché tutto merita un’attenta riflessione da parte di chi è un assessore, ma soprattutto da parte di chi da capo indiscusso di questa amministrazione si riempie il petto per qualcosa di effimero. Sono appena trascorsi due giorni dalla fine della festa in onore si San Crispino che già su Facebook e sui manifesti affissi in giro per tutta la città si promuove e si cercano adesioni per questa ennesima (non programmata nel calendario delle manifestazioni comunali), festa di una tradizione che mal ci appartiene se non dal solo punto di vista commerciale. Qui ci si sta dimenticando delle difficoltà che la nostra città, il nostro tessuto socio economico, la stessa amministrazione stanno attraversando dal punto di vista economico. A fronte di continui rinvii legati alla quadratura del bilancio che prossimamente si approverà senza possibilità di eccepire nulla se non sottolineando le palesi incongruenze che tutti hanno evidenziato, ripeto, qui si sta continuando a spendere denaro pubblico quando non si hanno più nemmeno i soldi per pagare le bollette della luce del gas e tutte quelle fatture che quotidianamente il responsabile del servizio è costretto a ricercare tra i residui di spesa di capitoli già passati al setaccio decine e decine di volte. La preoccupazione di chi consapevole di non aver a disposizione i danari per fare le manutenzioni delle strade, del verde, degli edifici pubblici, degli automezzi degli operai(oramai abbiamo un parco mezzi talmente obsoleto che sembra impossibile tutt’oggi fare perfino le revisioni agli stessi mezzi) è talmente palese che ogni giorno si sente dire negli uffici comunali, che stiamo raschiando il fondo del barile. Abbiamo solo alcune migliaia di euro per fare manutenzione a tutte le scuole comunali, la scuola galilei è oramai fatiscente da molto tempo, la scuola Marconi necessita di interventi urgenti e questa amministrazione cosa ti combina? Organizza un’ulteriore festa che non era inserita nel programma delle manifestazioni, non solo a discapito di chi quotidianamente non riesce a dare soluzione alle centinaia di richieste che vengono dai nostri concittadini ma ci permettiamo il lusso di organizzare noi come amministrazione la festa, nemmeno fossimo un service che lucra su questi eventi. Queste manifestazioni che continuano ad essere organizzate da chi è cieco di fronte alla crisi che sta attraversando non solo il nostro paese ma l’intero territorio fermano, tendono a minare costantemente quella già precaria situazione economica in cui versano le nostre casse. E allora ci si chiede.Ma siamo sicuri che chi amministra sa, ovvero è cosciente delle difficoltà che stiamo incontrando sopratutto con un bilancio che arrivato a fine anno è ancora nella sua parte provvisoria da approvare? Siamo sicuri che chi organizza, chissà con quale reale obiettivo sia conscio che si debba ancora approvare il bilancio preventivo del 2013? Mah.Misteri imperscrutabili di questa amministrazione. Finché non avremmo coscienza di ciò, credo che sia dura dare delle risposte concrete alle richieste dei cittadini che quotidianamente si presentano in comune supplicando piccoli interventi di manutenzione in giro per tutti i quartieri. Certo a non voler essere superficiali dobbiamo prendere nota del fatto che la festa viene fatta in un luogo dove per decenni non si è riusciti a fare nessun tipo di intervento risolutivo ma, che nel giro di poco tempo si è trovato qualche artista, chissà se così magnanimo da venire gratuitamente,per mascherarci tutti da zucca e festeggiare allegoricamente. La realtà e spesso ben diversa da chi cerca di manifestarla all’opinione senza conoscere la reale visione di dove stia andando il paese. Speriamo in un sussulto di sana e necessaria fiducia verso i nostri amministratori,che gli stessi non siano destinati a continuare a lottare non contro gli spiriti di Halloween in quella che si preannuncia una mitica serata alla ex fabbrica dei concimi, ma contro i più consistenti esattori dei nostri molteplici creditori di cui il comune è inevitabilmente vittima.”

Ora, naturalmente le parole di Scotucci cadranno come una goccia nell’oceano, perché la realtà dei fatti è che P.S.Elpidio da sempre negli ultimi anni ha voluto mascherare le lacune con l’apparenza. Insomma che ce frega della FIM? Facciamoci Halloween e facciamola vedere dall’alto con l’elicottero il primo maggio. Piazza? Può aspettare, ci mettiamo il palco per la castagnata e San Crispino o al massimo qualche casotto di legno a Natale, per fare atmosfera.  Ma basterà ancora una volta solo questo?

 

Maikol Di Stefano


Porto Sant’Elpidio, (cittadini) dove cazzo sei finita?

La speranza è l’ultima a morire, annuncia il proverbio, ma qui forse anche il modo di dire stesso stiamo ammazzando. Ogni risveglio mattutino porta con se la triste certezza che il luogo che chiamo casa non si trova più nella città che una volta avevo ancora la forza di definire mia. 

P.S.Elpidio sta cadendo in un baratro, quello dell’indifferenza. L’indifferenza di chi qui ci abita, ma sembra non viverci più, una cittadinanza che legittima il governante di turno a fare quello che vuole, prendere e cacciare un assessore non perché abbia lavorato male, ma perché personalmente non aveva con lui un buon rapporto. Insomma per un vaffanculo, non sappiamo più che fine farà Piazza Garibaldi, ora che qualcuno ci aveva illuso, che anche se provvisoriamente, l’avremmo riavuta. 

Hanno cacciato Scotucci, Patti Chiari è fuori dalla maggioranza, ma non ancora dentro l’opposizione, in poche parole quella che sulla carte prima delle votazioni era la lista cuscinetto, ha tenuto prima per le palle l’amministrazione per quasi cento giorni ed una volta fatta fuori, ora tira per la giacchetta un’opposizione che fa silenzio, ma indice una conferenza stampa in cui spiega che chi sta su non sa governare e che una mozione di sfiducia forse andrebbe fatta, perché? Il problema è questo, cari cittadini elpidiensi avremo probabilmente un prossimo consiglio comunale dove la maggioranza sarà formata da otto consigliere, l’opposizione pure, con quest’ultima che magari presenterà una mozione di sfiducia al sindaco che Patti Chiari non voterà e così facendo, invece che aprire un dialogo per la città, farà solo una sonora figura di merda. Mettiamo caso che invece non la facciano, Franchellucci viene commissariato, dopo? Teniamoci questa città bloccata per un anno, tanto il decennio Andrenacciano non è bastato? A volte penso che Porto Sant’Elpidio sia un po’ come la tifoseria interista che vanno in curva cantando per il triplete vinto tre anni fa e non si rendono conto che l’allenatore se ne è andato per fare fortuna altrove, la squadra è stata smantellata e loro arrivano noni in campionato, lo stesso vedo in chi parla di questa città menzionando il lavoro di Petrini, l’unico che ha fatto crescere la città, lo stesso che come Mourinho però è andato altrove, Roma, a cercar fortuna. 

Così come la curva nord di Milano s’infiamma per le interviste rilasciate da oramai il loro ex tecnico, P.S.E va fuori di testa quando sulle colonne dei giornali interviene l’onorevole Petrini. La cosa che non riesco a capire è come la cittadinanza poi risponda alle vere problematiche di questa città. 

Prostituzione, ne parlano tutti, Via Mameli è stato l’evento apice di una situazione oramai ingestibile, di una città che ormai non è più nostra. Una città dove chi abita non vive qui ed invece di insorgere, di rivoltarsi nelle strade, riprendersi la legalità resta nelle case puntando il dito contro amministrazione ed ordinanze, farlocche, sicuramente inguardabili, ma poi non fanno niente, se non che andarci a puttane, se non che dire: “Io non firmo per il referendum, le puttane sotto casa non me ce fa venì li ladri!”.  Diventando la barzelletta di un sindaco di montagna, che riesce a far ridire una provincia intera della nostra città. Una città che fa turismo e applica per il quattordici agosto un’ordinanza, che uccide il turismo, certo l’ho detto allora lo ridico adesso se c’è stata per primi la colpa è nostra, dei cittadini che il quindici non sono in grado di ridare un paese pulito e vivibile a chi la festa la fa col giorno, ma quest’ordinanza ha tolto lo sporco? In realtà no. 

Porto Sant’Elpidio, è sempre più un terreno per lottizzazioni, giochi di potere ed interessi di pochi che uccidano i molti. La FIM è una pagliacciata da una vita, l’aumento esponenziale di residenziale hanno più volte detto che non è la parte importante del progetto, ma che è compensativo all’opera per i cittadini, quale? Soprattutto in che modo si rivitalizza il centro se gli si fa un’area a 500 metri completamente nuova? Per non parlare della zona Petrella e così via, ma la cosa che più da rabbia è che alla domanda: Porto Sant’Elpidio, dove cazzo sei finita? Non risponda nessuno. La gente non va a votare, non risponde, resta in silenzio (la maggior parte) se gli buttano giù di “nascosto” il vecchio comune. 

La cittadinanza non risponde alle attività che chiudano, saracinesche che vanno giù e non si vedono mai tornare su. Allora mi viene da pensare che forse gli unici colpevoli qui siamo noi, che non rispondiamo, che non facciamo il popolo, che lasciamo comandare chi si ritrova negli uffici comunali, che non rispondiamo più e proprio come Porto Sant’Elpidio, restiamo bloccati, silenziosi, capaci di svegliarci solo con la porchetta e le pennette di maggio, ma adesso nessuno si chiede che fine abbiano fatto? La realtà è che alla gente non piace farsi domande su come va, ma andare in curva e male che vada cantare per il triplete, sì, ma di vent’anni fa!

 

Maikol Di Stefano

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FIM si parte nel 2014

In settimana si è riunita ufficialmente per la seconda volta la commissione III che “chiacchiera” dei temi inerenti all’urbanistica, presenti i cinque consiglieri Cerquozzi, Summa, Piersanti, Perticarini e il presidente Stacchietti con loro c’era Marcotulli tecnico informato di Perticarini e L’ingegnere Stefano Stefoni, invitati, ma assenti per motivi inerenti ad altri appuntamenti pubblici gli assessori Scotucci (lavori pubblici) e Pasquali (urbanistica). Di cosa si è parlato questa volta? Tralasciando i lavori burocratici, ovvero l’approvazione del verbale della scorsa riunione, il punto all’ordine del giorno era uno solo: FIM. Storia oramai sentita e risentita, con un progetto presentato un paio di settimane fa in un’assemblea pubblica a villa baruchello.

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Infatti grosse novità dalla commissione non ne arrivano, semplicemente perché la discussione è avvenuta non sull’idea di urbanizzazione e quindi di opere da fare nell’area ex FIM, ma sul ruolo dell’amministrazione sul progetto di bonificazione. Infatti è stato individuato come il processo di bonificazione dell’area e quello di realizzazione del progetto siano ben distinti, ma legati dal fatto che se la bonifica non è terminata e certificata i lavori non possono iniziare, ma allora a quando l’inizio dei lavori? Se tutto va bene nel 2014, dato che entro fine anno la provincia dovrebbe far pervenire negli uffici del comune, tramite l’ARPAM la certificazione dell’avvenuta bonifica. Per ora l’unico dato certo è che il livello d’inquinamento dell’acqua intorno alla zona FIM si sono notevolmente abbassati, non ancora sotto i valori dati dalla legge, ma di gran lunga inferiori a quelli che avevamo qualche anno fa, va poi ricordato che il processo di bonifica si è bloccato perché nello smaltimento dei materiali inquinanti che avvengono all’estero, ci si è accorti che da stoccare c’era una quantità assai maggiore del previsto. Questo è quello che si sa oggi, Stacchietti ci assicura che a breve parleranno anche della parte urbanistica con la dottoressa Catani, ma nel frattempo s’innesca una polemica interna e a promuoverla è Cerquozzi il quale dice che non sopporta chi lo rappresenta in generale senza volere lavorare, una frecciata lanciata al presidente della commissioni reo di non aver inserito all’ordine del giorno un punto richiesto dallo stesso Cerquozzi. Sulla commissione III, la FIM e tutto il resto staremo a vedere, intanto la gente può continuare ad immaginare questo:

FIM

Maikol Di Stefano